L’ambito giurisdizionale della diocesi

Nel 1528, per volontà di papa Clemente VII, alla diocesi di Melfi venne unito in perpetuo il vescovado di Rapolla. Tale unione determinò una significativa estensione del perimetro diocesano; in effetti, la sede vescovile melfitana era di fatto mono-cittadina, comprendendo unicamente Melfi, il castello di Salsola e il casale di Gaudiano. In seguito all’annessione dell’episcopio rapollano, entrarono a far parte del circuito giurisdizionale diocesano la città di Rapolla, le terre di Atella (l’antico casale di Vitalba), Barile, Rionero, e Ripacandida, il casale di Ginestra, nonché i nascenti casali di Sant’Ilario, Filiano, Sterpito e il centro demico di Lagopesole.
Immagini: Cattedrale di Rapolla;
Immagine: particolare della facciata principale.